"La cosa più grande che rimane per sempre e che nessuno ti puó partare via, ed è ciò che facciamo, le nostre azioni oggi"
Ispirato dal messaggio di LJ "Libertà è condividere la luce".
Quando siamo piccoli abbiamo molte idee su ciò che "vogliamo essere". Qualche adulto ci chiede sempre "cosa vuoi fare da grande?" e la risposta che si aspetta è pompiere, veterinario, medico e in qualche modo è l'inizio dell'identificazione con il soggetto.
Chi sono io?
Nella mia vita mi sono aggrappata a molti aspetti di me stessa come parte della mia "identità".
Quando mi sono trovata al bivio: "beh, cosa voglio dalla mia vita", se seguire la strada delle droghe o quella della Luce, uno dei pensieri più forti e sconvolgenti è stato: e chi sono io? Se non Dani l'hippy, Dani dalla mentalità molto aperta, Dani la figa. (E non ero di mentalità aperta, stavo solo mentendo a me stessa). Ed è stato solo grazie a La Jardinera che mi sono allontanata dal mondo della droga.
Poi è arrivato il prestigio sul lavoro, il raggiungimento di tutti gli obiettivi del tipo "a 30 anni devo avere x", e ti senti ti senti in cima al mondo perché hai il titolo, ma questi sono concetti così fragili e quando ti leghi ad essi diventi fragile. Cosa succede quando da un giorno all'altro non hai più un lavoro? Cosa succede? Da un giorno all'altro non vali più niente? E peggio ancora, se valutate gli altri in base al titolo che hanno, guai a voi se vi perdete l'immenso tesoro di chi vi circonda.
Ci sono così tante identità a cui ci aggrappiamo, a cui diamo valore e che sono effimere e ci fanno sentire vuoti prima di averle e dopo.
La Jardinera e l'Ensegnanza ci insegnano ciò che conta veramente, la cosa più grande che rimane per sempre e che nessuno ti puó partare via, ed è ciò che facciamo, le nostre azioni oggi, ciò che costruiamo, l'eredità che lasciamo, le persone con cui condividiamo e che aiutiamo.
Il tempo che trascorriamo sulla terra è davvero breve, è troppo breve per limitarci con concetti che non esistono. Valiamo per quello che portiamo dentro di noi, valiamo per quello che condividiamo.