Vivere e trasmettere La Enseñanza

Le parole dei messaggi della Jardinera sono acqua benedetta per noi, semi, in tempo di siccità.

Questa "Lettera speciale" è molto forte, come partecipare a un Corso Speciale, e ci interroga tutti, me compresa, se voglio o no assumermi la responsabilità della mia missione, come atomo divino, che è vivere e trasmettere La Enseñanza. Grazie di aprirmi gli occhi e farmi vedere che la Spiritualità è tagliare gli attaccamenti, che sono della materia e ci mettono un carico molto pesante sul cammino. La lettera mi mostra la necessità di tagliare, perché compiere la nostra missione, quella per cui siamo venuti su questo pianeta, è compiere il nostro karma, accettare e obbedire all'Universo. Con un'adesione che fonde coscienza e libertà nella sua massima espressione.

Parlando del karma che viene dal paese, ho sempre avuto problemi coi romani, da quando ero piccola. Quando ho iniziato a studiare la storia a scuola, mi piacevano i greci, gli egizi, i fenici, ma i romani no. Guerre, popoli soggiogati in mezzo mondo, schiavitù e Ponzio Pilato, soprattutto. Ma ho scelto l'Italia, quindi la conclusione è perché anch'io sono stata romana...

Ho scelto dei genitori onesti, lavoratori e religiosi che mi hanno insegnato ad amare Gesù e la Madonnina. Grazie a mio padre, nelle sue ultime settimane di vita (cancro), ho potuto vedere le mie cugine fargli l'Equilibrio, e da quel momento mi sono innamorata dell'Enseñanza. Il mio karma familiare è avere un fratello che non mi sopporta (e di riflesso, io a lui) da quando eravamo piccoli, con cui non sono mai andata d'accordo né vado d'accordo. È vero che la paura viene dall'ignoranza, a volte accompagnata da mancanza di fede ed ego. "Parlare con la Verità", ma quanti/e di noi parlano con la Verità? Io penso che quasi sempre parliamo con la nostra verità, che per la maggior parte sono bugie (di convenienza, di ego, di attaccamento, tutta materia). La Jardinera sempre ci insegna il Cammino Retto, soprattutto, quando deviamo, il suo amore infinito è sempre all'opera perché possiamo riprendere il cammino.